Pubblicato il Lascia un commento

Islanda

ISLANDA

...fino alla fine del mondo

La proposta in breve

Non per tutti! L’Islanda è un’isola bellissima ed unica al mondo ma il viaggio richiede un minimo di spirito di adattamento e di amore per l’avventura. Se rientrate in questa categoria di viaggiatore, siamo sicuri che non resterete delusi

  • Per chi è questo viaggio? Il viaggio è consigliato per coloro che amano la natura selvaggia e i paesaggi dei paesi nordici
  • Quando mi consigliate di partire? Se il vostro desiderio è avvistare la spettacolare aurora boreale si consiglia di andare tra Settembre e Marzo. Da giugno ad Agosto invece godrete di giornate più lunghe e la possibilità di visitare la parte nord dell’isola, altrimenti interdetta in inverno
  • Se volessi seguire tutto il vostro itinerario, quando durerebbe il viaggio? circa una settimana ma è possibile completare il percorso anche con soli 4 giorni, se avete meno tempo a disposizione
  • Quanto costerebbe? La fascia di prezzo è decisamente alta; durante l’estate è possibile trovare voli low cost mentre in inverno dovrete molto probabilmente ripiegare su compagnie di bandiera, con conseguente ulteriore aumento dei costi
  • Quali sono le tappe fondamentali da raggiungere? Nella nostra guida ti racconteremo di Reykjavik delle cascate di Gullfoss, della spiaggia nera di Vik, della Blue Lagoon, del whale wactching; ricordatevi però, qua più che altrove, di lasciarvi guidare anche dall’istinto e da un minimo di improvvisazione, visto che i luoghi che attraverserete saranno sempre bellissimi
  • Dove posso dormire e con che mezzi posso spostarmi? Le sistemazioni hanno prezzi decisamente elevati, ma è possibile trovare buoni ostelli con bagni condivisi a cifre più abbordabili; se farete base a Reykjavik, potrete anche considerare di affittare un appartamento, che vi consentirà di ridurre i costi rispetto agli hotel, oltre a darvi la possibilità di consumare alcuni pasti a casa. Una volta arrivati, vi consigliamo di noleggiare un’automobile, che è il modo migliore per girare l’isola in totale autonomia e libertà; d’estate va benissimo un mezzo normale, d’inverno è d’obbligo un 4×4
  • Quali specialità culinarie mi aspettano?  la cucina islandese non viene generalmente molto apprezzata dagli italiani; elementi principali sono l’agnello e il pesce. Per i più temerari è possibile cimentarsi all’assaggio dello squalo fermentato, dei testicoli di montone e molti pesci essiccati come il merluzzo o il pesce lupo. Frutta, verdura ed alcolici non sono di facile reperibilità. Prezzi, in ogni caso, molto molto elevati

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

aereo

Al vostro arrivo……

Come tutti i viaggiatori – tranne i pochi temerari che scelgono la nave – arriverete in Islanda atterrando all’aeroporto di Keflavìk, a pochi chilometri dalla capitale. La cittadina non è particolarmente significativa; il nostro consiglio è di mettersi rapidamente in marcia. Tenete presente che, per godersi appieno l’isola, è necessario prendere a noleggio un’auto che vi consenta di muovervi in autonomia.
Icon_esplorazione
Quando è meglio andare…
Se la maggior parte dei turisti decide di visitare l’Islanda in estate, questo itinerario è fattibilissimo anche in inverno, visto che non prevede spostamenti in aree troppo remote e lontane dalla capitale; in tale caso tenete presente che, se il clima è ovviamente rigido, si mantiene comunque sempre su temperature accettabili, intorno agli zero gradi. E se avrete l’accortezza di scegliere un’auto adatta, potrete godervi l’isola in quasi solitudine.
Icon_natura
Per coloro che amano la natura…

L’Islanda è un luogo davvero speciale ed è conosciuto come la nazione della terra e del fuoco per la considerevole presenza di ghiacciai, vulcani, geysir e in generale per le sue incredibili bellezze naturali uniche al mondo; per le tantissime lagune d’acqua termale e per le grotte di cristallo blu all’interno dei ghiacciai

L'itinerario!

La Laguna Blu

A una manciata di chilometri dall’aeroporto troverete una delle più note attrazioni islandesi, ovvero la Blue Lagoon: un centro termale enorme, con calde acque turchesi che spuntano tra rocce laviche di colore quasi nero, immerso in un paesaggio davvero lunare. La struttura con le sue grandi piscine, saune, bagni turchi e piccole cascate, è bellissima e merita sicuramente una sosta, anche se il costo di ingresso è alto e l’ambiente abbastanza turistico.

Si prenota online per assicurarsi il posto, è indicata l’ora di entrata e potrete rimanere dentro senza limiti di tempo. Non sono inclusi ciabatte e accappatoio ma potete noleggiarli, invece i teli bagno sono compresi, cosí come l’uso degli armadietti, le docce con sapone e shampoo e un cocktail al bar e inoltre un fango basic per il viso direttamente dentro la vasca. Meraviglioso luogo, scenografico per l’acqua azzurra e le rocce nere.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Se la Laguna Blu è una tappa quasi obbligata per chi arriva in Islanda, tenete presente che vi sono moltissime altre piscine termali sparse in tutto il paese, alcune delle quali a libero accesso: più piccole, certo, ma anche molto più intime.

In giro per Reykjavík

1. La citta Vecchia:
La città vecchia si sviluppa attorno al piccolo lago Tjörnin ed è la zona più antica e centrale di Reykjavik. È il cuore della capitale, nonché ciò che rimane dell’insediamento vichingo originario. Qui troverete anche Aðalstræti, la via più antica, dove, al numero 10, si trova l’edificio più vecchio della città, risalente alla fine del ‘700.
A poca distanza troverete piazza Austurvöllur, uno dei punti di ritrovi preferiti dai locali. Al centro si trova la statua di Jón Sigurðsson, l’eroe nazionale che portò l’Islanda all’indipendenza, mentre sul lato sud si trovano il parlamento e la cattedrale, entrambi di dimensioni assai modeste, almeno per gli standard a cui siamo abituati.
Lo stile delle case è quello che si ritrova in quasi tutti i paesi scandinavi, con la particolarità – tipica delle zone più settentrionali – che le assi in legno sono spesso sostituite da lamiere coloratissime. Niente di indimenticabile ma l’effetto complessivo è comunque molto piacevole. In ogni caso, il giro vi porterà via solo poche ore: Reykjavik è infatti molto piccola, paragonabile ad una città media della provincia italiana.

 

2. La chiesa di Hallgrimskirkja

Uno dei simboli più famosi di Reykjavík, che sicuramente avrete già visto in molte foto. Si tratta di una chiesa luterana, progettata da Guðjón Samúelsson e costruita nella prima metà del secolo scorso, che deve il suo nome al poeta religioso Hallgrímur Pétursson. Lo stile è senza dubbio originale e piuttosto divisivo; a noi è piaciuto, con la sua struttura esterna ispirata alle colonne di basalto che ritroverete spesso durante le vostre esplorazioni dell’isola e la sua forma neogotica e vagamente futurista, che contribuisce a creare quella sensazione di trovarsi alla fine del mondo che vi accompagnerà per tutto il viaggio. In ogni caso, al di là delle valutazioni personali, merita almeno una visita, se non altro per salire in cima alla torre, da cui si gode uno dei panorami migliori della città e dei dintorni.

 

3. Harpa Concert Hall

Sicuramente è da visitare anche la sala concerti Harpa, bellissima soprattutto vista da fuori con la sua facciata composta da strutture tridimensionali in acciaio e vetro, su cui si riflettono il cielo e la baia retrostante, creando giochi di luce e colori sempre diversi; il progetto è stato realizzato in collaborazione con il noto artista Olafur Eliasson. Se trovate i biglietti – e se siete disponibili ad affrontare una spesa non indifferente – potete anche assistere a uno dei tanti spettacoli che vi si tengono.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Il significato islandese del nome della capitaleislandese può essere tradotto in baia fumosa. Questo nome fu scelto dal suo fondatore per via dei fumi geotermali che circondano la zona. La città è il cuore della cultura islandese, con i suoi teatri, musei, pub e numerose gallerie d’arte.

La bandiera dell'Islanda

Come altre bandiere nordiche anche la bandiera islandese presenta la classica Croce Scandinava, chiaro simbolo di cristianità. Ogni colore però rimanda agli elementi peculiari di questa isola:

Il bianco rappresenta il ghiaccio e la neve che copre la sua terra

Il rosso rappresenta il fuoco dei suoi innumerevoli vulcani

Il blu rappresenta le acque dell’Oceano che la avvolgono

La terza tappa

Notti Islandesi

Se siete amanti della vita notturna, rimarrete stupiti della vivacità di quella di una piccola città come Rejkyavik. La cosa è particolarmente evidente durante l’estate, quando c’è luce fino a tardi e gli islandesi rimangono fuori praticamente per tutta la notte. 

Partecipare, anche solo per qualche ora, può essere un’esperienza molto divertente, anche se i prezzi degli alcolici difficilmente vi permetteranno di arrivare al livello di “esuberanza” che vedrete diffuso tra i locali. Gli islandesi sono comunque molto amichevoli e, se parlate un po’ di inglese, sarà facile fare conoscenze.


I ristoranti in città sono molti ma, anche qua, vi consigliamo di verificare con attenzione il menù prima di procedere, visto che i costi sono alti e la cucina del luogo non è certamente il motivo principale per recarsi in Islanda. 

E, a meno che non siate dei veri appassionati, la carne di balena e di squalo sono esperienze culinarie che potrete senz’altro evitare.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Se avete tempo e voglia, ci sono moltissimi tour operator che organizzano gite tematiche che partono dal centro della città; tra le più frequentate, quelle in barca alla ricerca delle balene o verso le lagune glaciali. Il nostro consiglio è di evitare quanto meno quelle dirette al Circolo d’Oro o per vedere l’aurora boreale: si tratta di attività che potete fare da soli senza alcun problema, a patto ovviamente di avere un mezzo a vostra disposizione, rendendo il viaggio molto più divertente ed avventuroso.

Il Circolo d'oro

È una delle tappe obbligate di qualunque viaggio in Islanda; per quanto sia un itinerario abbastanza turistico, si tratta di tre luoghi che vale senza dubbio la pena vedere; tra l’altro si trovano a pochi chilometri dal centro della città, per cui potrete anche completare la visita nell’arco di una sola giornata.

1. Parco di Thingvellir

Fu qui che, nel 930 d.C, fu fondato l’Alþingi, il primo parlamento del mondo; sempre qui, il 17 giugno 1944, nacque la Repubblica islandese. Si tratta di un’area unica per i suoi paesaggi, la fauna e la flora del lago Thingvallavatn e, soprattutto, la sua posizione. Sorge infatti in un luogo di grande interesse geologico, sulla fossa tettonica islandese: si tratta del punto in cui la placca americana e quella europea si incontrano, allontanandosi l’una dall’altra di circa un centimetro ogni anno, creando così una sorta di canyon nel quale vi troverete a camminare tra pareti di roccia che sembrano quasi segnare il percorso. 

2. Geysir
L’area geotermica di Haukadalur è uno dei pochissimi luoghi sulla terra dove si possono osservare da vicino geyser in attività. Se il famosissimo Great Geysir – il primo scoperto in Europa e quello che ha dato il nome al fenomeno geotermico – erutta ormai solo di rado, ve ne sono altri attivissimi, come lo Strokkur; sarà sufficiente fermarvi per qualche minuto per assistere in diretta ad uno dei getti, molto spettacolari ed alti fino ad oltre 20 metri. In tutta la zona, riconoscibile da lontano per le nuvole di vapore, vi sono sorgenti termali, pozze di fango sulfureo e molti altri geysir. L’area è nota anche per la particolare colorazione delle sue colline circostanti, che spazia dal giallo al rosso, provocata dai diversi minerali portati in superficie.

3. Le cascate di Gullfoss
La cascata d’oro – questa la traduzione letterale del nome islandese – è bellissima e imponente, sia in estate che in inverno, quando risalta ancora di più nel bianco abbacinante della neve. L’altezza complessiva, comprensiva dei due salti, è di circa 30 metri ma, alla vista, risulta davvero spettacolare per la sua larghezza e per la potenza e la portata di acqua, oltre che per il paesaggio fiabesco in cui si trova. Tutto intorno vi è un camminamento che vi consentirà di vedere da vicino la cascata, in mezzo agli arcobaleni che si creano di frequente grazie alle particelle d’acqua sospese nell’aria.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

I geyser sono una manifestazione di vulcanismo secondario che si produce in presenza di un serbatoio sotterraneo di acqua che, dopo essere stata riscaldata dalla vicinanza con una camera magmatica, viene espulsa periodicamente in maniera esplosiva, creando alte colonne di acqua calda e vapore.

La quinta tappa

La spiaggia nera di Vìk

Muovendosi verso sud lungo la Hringvegur, la grande strada ad anello che contorna tutta l’isola, si arriva dopo circa due ore alla città di Vik, piccolo centro situato nella parte meridionale alle pendici del ghiacciaio Mýrdalsjökull, che ricopre la cima del vulcano Katla

Lungo la strada, se avete tempo e voglia, potete fermarvi a visitare la cascata di Skogafoss con un sentiero che in pochi minuti vi porterà fino alla cima.


Se il paese, con la sua chiesa bianca dal tetto rosso da cui è possibile godersi un magnifico panorama dei dintorni, è abbastanza caratteristico, la cosa più bella da fare qui è passeggiare sulla lunga spiaggia di sabbia nera di Reynishverfi, su cui si infrangono incessantemente le onde dell’Oceano Atlantico.

 

Il paesaggio è davvero spettacolare, con enormi colonne di basalto, un arco naturale e soprattutto gli imponenti e ripidissimi faraglioni che svettano nel mezzo del mare a poca distanza dalla costa.

icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

A non più di una ventina di minuti in auto, trovate una meta diventata famosa negli ultimi anni: adagiata sulla solitaria spiaggia di Solheimasandur vi è una carcassa di un aereo che effettuò un atterraggio di emergenza nel 1973. L’effetto è molto suggestivo e vagamente malinconico. La visita è consigliata a tutti ma specialmente agli appassionati di fotografia.

La sesta tappa

A caccia dell'Aurora Boreale

Questa non è una vera e propria tappa ma è un qualcosa che potrete mettere in atto durante tutto il vostro viaggio, ovviamente durante le ore di buio. L’aurora boreale è uno spettacolo incredibile, una di quelle cose che, se avrete la fortuna di assistervi, non dimenticherete mai; di sicuro avrete già visto moltissime foto e forse penserete di avere un’idea abbastanza precisa del fenomeno: bene, quello che possiamo dirvi è che nessuna immagine statica riprodurrà mai l’effetto quando vi troverete davvero davanti alle Northern Lights. La possibilità di esserne spettatori è molto bassa in estate, anche se non è impossibile vederle; ovviamente se scegliete di visitare l’isola in inverno, la ricerca sarà più semplice, a patto che il cielo sia limpido.
Al di là dell’esito della vostra caccia, tenete presente che girovagare per l’Islanda sarà di per sé un’avventura che vi lascerà ricordi indelebili: qui, più che in qualunque altro luogo, la vera esperienza è il viaggio, al di là della meta che vi siete riproposti di raggiungere. Il nostro consiglio è pertanto quello di dedicare almeno un giorno – e una notte, ovviamente – ad esplorare l’isola, senza fretta e godendovi i paesaggi unici che attraverserete.

icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

C’è un sito – in inglese ma facilmente consultabile anche per chi non conosce bene la lingua – che vi aiuterà nella vostra ricerca dell’aurora boreale, visto che sono indicate nel dettaglio le aree del paese e gli orari in cui il fenomeno è previsto.

Vuoi conoscere gli altri viaggi di Scedda?

Rio de Janeiro

Rio de Janeiro …la Cidade Maravilhosa La proposta in breve Rio de Janeiro è considerata da tutti una delle città più belle ed edonistiche del pianeta. Le numerose spiagge bianche con lo sfondo

Karpathos

L’isola di Karpathos …il paradiso perduto La proposta in breve Karpathos è la seconda isola più grande del Dodecanneso.  L’Isola è stretta e lunga con una catena montuosa che l’attraversa

Rodi

L’isola di Rodi …dodecanneso in love La proposta in breve Rodi, l’isola più grande del Dodecaneso, è famosa per le località balneari, le antiche rovine e per essere stata la

Palermo

Palermo …una città d’oro La proposta in breve A Palermo tutto si fonde; stili greci, bizantini, arabi, normanni; cattedrali che diventano moschee, moschee che tornano ad essere chiese.

Oslo

Oslo …il fiordo di Munch La proposta in breve Oslo è la bellissima capitale della Norvegia. Nel più popolare immaginario turistico la parola Norvegia fa immaginare boschi infiniti, fiordi

Sofia

Sofia …vento dell’Est. La proposta in breve Molti italiani, sfruttando le tratte low cost ormai presenti in molte città, stanno scoprendo il piacere di esplorare nuove città e capitali per

Parigi #2

A passeggio per Parigi …vivre en plein air La proposta in breve Non c’è niente di più piacevole che passeggiare per le vie storiche e caratteristiche di Parigi, camminare per i viali lungo la

Parigi #1

Parigi per la prima volta …l’amore vince sempre! La proposta in breve Per tutti coloro che arrivano a Parigi per la prima volta la città mostra tutta la sua magnificenza e l’estasi di

Maiorca e Minorca

MAIORCA e MINORCA …le perle delle Baleari La proposta in breve Quattro splendide isole maggiori e una miriade di piccole isolette e scogli costituiscono l’arcipelago delle famosissime Baleari.
Pubblicato il Lascia un commento

Maiorca e Minorca

MAIORCA e MINORCA

...le perle delle Baleari

La proposta in breve

Quattro splendide isole maggiori e una miriade di piccole isolette e scogli costituiscono l’arcipelago delle famosissime Baleari. Meta di pellegrinaggi di giovani e giovanissimi in cerca di serate nelle più prestigiose discoteche a livello mondiale, le Baleari sono anche isole dal mare meraviglioso e quindi luogo di vacanza estiva di elezione per spagnoli e turisti europei. Ognuna delle 4 isole possiede le proprie caratteristiche e peculiarità e potrebbe essere l’itinerario specifico di un singolo viaggio.

 
  • Per chi è questo viaggio? Il viaggio è consigliato per gli amanti del mare
  • Quando mi consigliate di partire? Consigliamo la primavera e l’estate, cercando di evitare agosto
  • Se volessi seguire tutto il vostro itinerario, quando durerebbe il viaggio? Due settimane
  • Quanto costerebbe? La fascia di prezzo è decisamente alta
  • Quali sono le tappe fondamentali da raggiungere? Ti parleremo delle principali spiagge di entrambe le isole e di Palma di Maiorca
  • Dove posso dormire e con che mezzi posso spostarmi? La recettività è molto alta, sia per hotel che per case in affitto. Consigliamo di noleggiare una macchina per Maiorca, una macchina  o un motorino per Minorca
  • Quali specialità culinarie mi aspettano? La cucina spagnola è eccellente. Paella, aragosta, croquetas, pimiento e sangria…

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Icon_relax
Per coloro che amano la calma e il relax…

Maiorca, con le sue spiagge dorate, invita a giornate serene al sole e bagni rinfrescanti. I tramonti mozzafiato di Cap de Formentor sono imperdibili. Minorca, più tranquilla, è il rifugio ideale per chi cerca pace. Le sue calette nascoste e i sentieri costieri offrono momenti di tranquillità lontano dalla folla. 

Icon_esplorazione
Come arrivare e come spostarsi

Il turismo è facilitato da eccellenti collegamenti. Maiorca, Minorca possidono aeroporti internazionali collegati con moltissime città italiane ed europee. E’ possibile muoversi tra le 2 isole anche via nave. La tratta Maiorca (Alcudia) – Minorca (Ciutadella o Mahon) dura circa 1 ora e 15 minuti

Icon_natura

Consigli per un’isola ventosa

L’isola è spesso battuta da venti; scaricate un’app per controllare la loro forza. Noi vi suggeriamo Windy. Lasciatevi una certa flessibilità nella programmazione delle tappe più importanti, così da godere delle migliori spiagge dell’isola in condizioni ottimali

L'itinerario!

L'isola di Maiorca

Maiorca è l’isola più grande delle Baleari ed è facile avvertirlo appena vi giungerete.

Noi siamo arrivati a Palma de Maiorca via mare, dopo aver visitato la piccola Ibiza e la piccolissima Formentera. 

Anche chi arriva in aereo si accorge che il grande aeroporto è trafficatissimo e non copre solamente rotte turistiche, ma anche rotte intercontinentali. L’isola è comunque ben collegata e quindi si percorre più o meno completamente in circa un’ora e mezza in tutte le direzioni.

Anche le spiagge sono molto diverse da quelle presenti nelle altre isole Baleari. Esistono piccole cale o calette, ma la maggior parte della costa è costituita da lunghe, immense spiagge sabbiose.

 

Immaginatevi di passeggiare lungo coste dorate, di esplorare baie nascoste con acque cristalline e di immergervi nella ricca cultura e storia che permea ogni angolo dell’isola. Dai pittoreschi villaggi di montagna, con le loro tradizioni secolari, alle vibranti città costiere, dove la vita notturna si mescola con la  tipica gastronomia, Maiorca offre un mix perfetto di relax e divertimento. 

 

Che sia percorrere i sentieri naturalistici, navigare in acque cristalline o perdervi nei mercati locali, ogni momento a Maiorca è un’esperienza indimenticabile, da portare dentro di sé per il resto dell’anno!

La bandiera delle isole Baleari è molto simile a quella della Catalogna e della comunità Valenciana, con le 4 strisce rosse su campo giallo dei reali Aragonesi, con in aggiunta il castello bianco a cinque torri di Amudaina, simbolo del vecchio regno di Maiorca
La bandiera dell’isola di Maiorca
La prima tappa

La Costa Nord

Assolutamente da non perdere il cap de Formentor, non tanto per la piccola spiaggia spesso molto affollata, ma per il bellissimo Mirador con viste mozzafiato su tutta la parte nord dell’isola e per la splendida strada tortuosa che lo attraversa. Si incontanno poi 2 grandissime insenature, port de Pollenca e port d’Alcudia. Qui il mare è trasparente e troverete tutte le attrazioni e comodità possibili, sport acquatici, shopping e locali per le serate mondane. Vi si trovano tantissimi alberghi affaciati direttamente sulla spiaggia, a nostro giudizio però la costa è stata un pò troppo sfruttata in favore di un esasperato turismo di massa.

All’estremità nord-est si trovano invece alcune delle spiagge più belle di Maiorca. Cala Mezquida, cala Agulla e cala Torta, sono semplicemente splendide! La nostra preferita, eletta da noi la più bella dell’isola è Cala Torta. La potete raggiungere solamente faticando un pò. Difatti è necessario lasciare la macchina ad un parcheggio libero indicato e camminare per circa 30 minuti in una starda sterrata e accidentata, ma soprattutto assolata. Non appena raggiungerete però la mezzaluna sabbiosa di cala Torta, il vostro sforzo sarà sicuramente ripagato. Anche in pieno agosto abbiamo trovato questa spiaggia poco affollata, ci siamo immersi con maschera e boccaglio riuscendo a vedere un polpo, due piccole razze e un pesce civetta oltre ad innumerevoli occhiate. Il mare ha molteplici tonalità di blu ed azzurro e l’ambiente è genuinamente naturale. 

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Quando arrivate a cala Agulla  prendete il sentiero a sinistra guardando il mare, vi troverete in una piccola spiaggia, cala Moltò dove il basso fondale forma una vera e propria piscina naturale con acque chiarissime e trasparenti. Se proseguite, poco oltre, sbucherete a Platia de ses Cavasses, una spiaggia non troppo famosa e per questo solitaria e bellissima.

La seconda tappa

La Costa est

Nella parte est dell’isola abbiamo visitato la famosa Cala Millor e la confinante Cala Bona. Sono 2 grandi spiagge che offrono tutti i vari confort e comodità. Il mare anche qui è chiaro e pulito, ma è una zona decisamente affollata, specialemente da tedeschi e inglesi, amanti del relax e delle passeggiate in carrozzelle lungo il sentiero ciclabile, dei bar in spiaggia e dei locali notturni.

Più a sud, sempre nel lato est, troviamo invece due insenature, immortalate in tutte le cartoline di Maiorca, immerse in uno splendido parco naturale. La prima, Cala Mondragò è raggiungibile con una breve camminata dal parcheggio a pagamento. Proseguendo invece per un breve sentiero bello e panoramico si arriva poi all’adiacente spiaggia di Cala S’Amarador. La sabbia è bianchissima e molto fine, il mare è turchese e la costa è stata preservata dall’abuso edilizio che purtroppo caratterizza altre zone dell’isola. Unica pecca è ovviamente la loro popolarità che la rendono una meta obbligatoria per tutti i turisti dell’isola.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo

Nei pressi di cala Millor abbiamo fatto una sosta dalle giornate di mare per visitare lo zoo-safari Sa Coma. Potete accedere alla prima parte dell’area con la vostra macchina e percorrere un sentiero in mezzo a scimmie, gazzelle, bufali, gnu, zebre e rinnoceronti, per poi visitare a piedi lo zoo con animali però tristemente rinchiusi in piccole gabbie.

La terza tappa

Le Costa Sud

Per quanto riguarda la parte sud dell’isola non abbiamo visto le grandi spiagge della baia di Palma, ma abbiamo preferito la spiaggia del Trenc, vera icona dell’isola. È una lunga e stretta spiaggia bianchissima a tratti naturista, anch’essa all’interno di un parco naturale. Il mare è stupendo, caraibico, con la parte destra (rivolgendosi al mare) costituita da piscine naturali con acque turchesi. Ci sono molti accessi alla lunga spiaggia. Se arrivate da Ses Covetes non fatevi impressionare dai primi 50 metri, solitamente sono la zona dove sia accumulano le alghe, poco più avanti il mare è meraviglioso.
Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

 Le alghe, che spesso si trovano nelle spiagge delle Baleari, fanno parte del contesto naturale, a volte sono di più a volte meno, ma danno indicazione di quanto l’ambiente sia naturale e pieno di vita marina. Chi non lo capisce fa bene a restare in piscina!

La quarta tappa

PALMA DI MAIORCA

La città di Palma è veramente la perla delle Baleari. E’ una vera e propria città a differenza di tutte le altre piccole cittadine delle altre isole; dedicarvi almeno una giornata è d’obbligo e probabilmente non vi sarà sufficiente per visitare le innumerevoli attrazioni che vi si trovano.

La grande Cattedrale de La Seu svetta sul lungo mare di Palma e insieme al vicino Castello reale dell’Almudaina si specchia nel lago artificiale del Parc de la Mar raddoppiando la sua iconica bellezza al nostro arrivo in città. Nel parco troverete il grande pannello in ceramica di Mirò, artista che ha amato Maiorca e che ha lasciato a Palma molte sue opere (consigliamo la visita anche della Fondazione Mirò appena fuori città). Si gira poi attorno allo specchio d’acqua e passando per dei deliziosi giardini con fontane, statue e molteplici zampilli d’acqua che vi rinfrescheranno durante le calde giornate estive, si arriva alla scalinata reale che sale alla piazza della cattedrale.

Subito vi renderete conto della grandezza e della ricchezza dell’edificio gotico, ma è all’interno che sono racchiusi i suoi tesori più preziosi. L’entrata va prenotata sul sito ufficiale che trovi qui sotto oppure acquistata tramite il pratico QRcode presente nei pannelli espositivi disposti nella piazza adiacente. All’interno verrete immediatamente catturati dalla immensità degli spazi e dalla luce colorata che filtra dai due grandi rosoni vetrati. Quello dell’abside si dice sia il più grande del mondo! Altro gioiello della Cattedrale è il baldacchino sospeso progettato dal famoso architetto Antonì Gaudì che vuole rappresentare la corona di spine di Gesù. A destra poi troverete una cappella con la singolare opera dell’artista locale Miquel Barcelò, un grande murale ceramico rappresentante il miracolo della moltiplicazione dei pani ed ei pesci, con centinaia di figure che sembrano emergere da una grotta. Purtroppo invece non è possibile vedere le tombe monumentali dei due re che fecero di Palma la capitale del loro impero, Giacomo II e III; la cappella reale infatti non è accessibile ai turisti.

 

Itinerario a piedi: dopo la visita alla Cattedrale della Seu vi proponiamo un interessante e spensierato percorso a piedi attraverso i siti più importanti e noti della città. Di fronte alla Cattedrale si apre l’antica fortezza araba trasformata nel palazzo reale dell’Almudaina dai bellissimi soffitti in legno intagliato tipici dello stile arabo. Poco distante vi consigliamo di percorrere il passeig des Born, il salotto buono della città, con i suoi bei negozi i vari bar e locali ai lati. Sembra di passeggiare lungo le ramba di Barcellona per la presenza di grandi alberi che piacevolmente ombreggiano il viale e i tanti tavolini dei bar nella sua parte centrale. Risalendo per carrer Unio vi troverete a Placa del Mercat. Sulla piazza si affacciano 2 singolari palazzi gemelli, gli edifici Casasayas, bell’esempio del modernismo catalano, in arenaria, legno e ferro, i cui motivi geometrici e l’andamento ondulatorio ricordano fortemente gli edifici di Gaudì di Barcellona.

Poco più avanti a sinistra troverete il bel edificio del Caixa Forun Palma e a destra il forno-pasticceria forn d’es Teatre (forno del teatro) dallo splendido ingresso art noveau, dove potrete gustare le deliziose ensaimadas, i tradizionali dolci di pasta sfoglia a forma arrotolata cosparsi di zucchero a velo. Sulla destra salendo una breve rampa vi troverete all’ingresso di Placa Mayor, la tipica piazza spagnola a pianta rettangolare, con edifici porticati a circondare il grande spiazzo occupato da varie bancarelle e artisti di strada. Ritornate sui vostri passi e osservate gli splendidi palazzi  di placa del Marques de Palmer. Su questa piccola piazzetta si affaccia il bellissimo palazzo liberty, Can Forteza Rey, residenza di una delle famiglie più potenti di Maiorca e simbolo della loro ricchezza; colpisce per l’abbondanza di decorazioni scultoree e le decorazioni in ferro battuto (osservate i draghi del secondo piano) e il sorprendente bow window angolare. Al piano terra si trova inoltre il celebre Forn del Santo Cristo, probabilmente la pasticceria più esclusiva di Palma. Scendete poi per Passeig de Colon fino all’Ayuntament de Palma, dalla splendida tettoia di legno finemente intagliato. Nella piazza si trova un maestoso albero di ulivo, di circa seicento anni, con un enorme tronco intricato e nodoso e il Museo De Las Perlas, con ingresso gratuito dove su molteplici pannelli è ben esposta la storia delle famose perle maiorchine. Infine vi consigliamo di rilassarvi nel tranquillo e lussureggiante giardino dei Bagni Arabi. Poco è rimasto dell’antico hammam, poche colonne in una piccola stanza circolare, ma il cortile con cactus, aranci e palme è un piacevole luogo dove rilassarsi. Con un mezzo a disposizione raggiungete la splendida loggia de La Lotjia per un aperitivo nella bella piazza antistante e poi salite al Castell de Bellver, con una vista spettacolare sulla città e sulla baia.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Un tempo le perle erano considerate molto più preziose di oro e diamanti, solamente i reali o famiglie estremamente potenti e ricche riuscivano ad acquistarle.  La loro naturale imperfezione le rendevano uniche e la loro coltivazione era possibile solamente in colonie lontane. Celebre il ritratto della regina Elisabetta I di Inghilterra, che sfoggiava tutta la sua potenza e autorevolezza indossandone a centinaia nel suo preziosissimo vestito e nella sua articolata acconciatura. A Maiorca fu invece identificato a fine ‘800 un metodo per creare artificialamente perle bellissime e perfette, identiche le une alle altre per colore e dimensione ad un costo significativamente inferiore. Da allora le perle, vere o artificiali hanno inondato i salotti di nobildonne e star internazionali, famosissime le collane di perle di Audrey Hepburn in Vacanze Romane e in colazione da Tiffany.

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Molti parcheggi interrati a Maiorca hanno un’insolita tariffa “al minuto” senza un tetto di spesa massima. Ritirerete un biglietto al vostro arrivo e pagherete al rientro in base al tempo di permanenza. Preparatevi a cifre alquanto esose.

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Per una sosta pranzo davvero speciale vi consigliamo il piccolo ristorante el Pilon in Carrer de Can Cifré, dove vi delizieranno con tapas tradizionali di ottima qualità. 

La tipica ensaimadas

In e Out

vote

A causa dell’incremento senza freni di milioni di visitatori che invadono Maiorca, soprattutto  nei mesi estivi, l’isola ha subito un massiccio processo di urbanizzazione, in particolar modo nelle zone costiere dove sono stati costruiti villaggi e grandi hotel che spesso hanno snaturato il paesaggio. Purtroppo gran parte dell’isola soffre troppo del fenomeno dell’over-turismo e della massificazione standardizzata dell’offerta turistica.

L'isola di Minorca

Minorca è la seconda isola più grande delle Baleari, ma risulta ai visitatori molto molto circoscritta, essendo attraversata praticamente da un’unica strada che la percorre da est a ovest e poi si biforca in varie piccole strade minori. A differenza delle altre isole dell’arcipelago, Minorca è stata per molti anni sotto il dominio inglese e anche oggi possiamo vedere per le vie dei vari paesi i tipici finestroni bow window; è stata inoltre l’unica delle isole a opporsi al franchismo e per questo a pagato per anni l’isolamento dalla Spagna e la privazione di fondi pubblici. Tutto questo ha però salvato la sua splendida natura dalla brutale cementificazione che purtoppo ha devastato tratti della vicina Maiorca. Le spiagge non sono mai molto grandi, si tratta prevalentemente di cale e calette di modeste dimensioni, molte considerate a numero chiuso.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo

La prima tappa

Le spiagge

Macarella e Macarelleta: sono due famose spiagge a numero chiuso. Una volta raggiunto il parcheggio o la sosta di arrivo dell’autobus, si arriva alle spiagge con un sentiero pedonale in discesa (il ritorno è ovviamente in salita!) di circa 30 minuti. Sulla spiaggia c’è un unico grande bar/ristorante e entrambe le spiagge possiedono diversi alberi che vi daranno una pausa dalla calura estiva. Spesso Macarella è invasa dalle alghe, ma con un piccolo sentiero di circa 10 minuti raggiungerete la piccola e selvaggia Macarelletta. Qui il mare è splendido e le vedute dal sentiero che congiunge le due spiagge sono spettacolari.

Turqueta: è considerata una delle più belle spiagge dell’isola, anche questa a numero chiuso. Dal parcheggio/arrivo dell’autobus è necessario percorrere un sentiero a piedi di circa 30 minuti. La spiaggia è molto piccola, ma si estende ad una vicina caletta. In agosto è davvero troppo affollata e anche le barche sono ormeggiate molto vicine alla riva, formando una vera e propria barriera alla visuale. A differenza di Macarella vi arrivano poi i battelli delle gite turistiche con centinaia di persone che invadono la spiaggia. Consigliamo ovviamente di arrivare presto o prestissimo per godere a pieno di questo paradiso, purtroppo davvero ingiustamente deturpato sin dalle 10 del mattino. 

San Thomas: le tre spiagge lineari, nella costa sud-est dell’isola sono frequentate prevalentemente da spagnoli. Sono spiagge libere, non a numero chiuso, dove troverete tutti i vari confort di ristorazione e vari hotel direttamente affacciati sulla costa oltre a una bella passeggiata lungomare. Sono tra le più grandi dell’isola e accolgono molta gente, il mare resta comunque limpido e cristallino. Questa parte dell’isola è la prediletta dai surfisti, fate attenzione quindi alle giornate ventose.

Cala Mitjana: si accede a Cala Mitjana da un parcheggio situato appena prima di Cala Galdana e un breve sentiero di circa 20 minuti. La cala è davvero molto bella, ma anche davvero molto affollata essendo la spiaggia alquanto piccola. Per godere della sua bellezza è necessario arrivare prima delle 10 del mattino o restare nelle ultime ore della giornata. Nel lato sinistro la scogliera è a picco e alla sua estremità vi è un bellissimo mirador panoramico, mentre al di sotto nelle sue acque muniti di maschera e pinne vedrete piccoli mulinelli di bollicine di acqua sulfurea staccarsi dal fondale per venire a galla in superficie. La trasparenza dell’acqua è davvero meravigliosa.

Cala Pregonda: Perla del versante nord dell’isola, si arriva a cala Pregonda con un sentiero che parte dal parcheggio della spiaggia di Binimel là. Il percorso in terra rossa di circa 30 minuti è già stupendo. Bellissimi sono i forti contrasti che vi si presenteranno tra il rosso del sentiero, il verde della macchia mediterranea e il blu intenso delle insenature. L’acqua in questo versante dell’isola è limpidissima e le due spiagge di sabbia dorata di cala Pregonda sono contornate da isole e isolotti rocciosi che rendono il panorama unico. Solamente nell’ultima spiaggia vi è un chiringuito, altrimenti rifornitevi di acqua al ristorante del parcheggio. Se non volete camminare troppo, valida alternativa è anche la grande spiaggia di Binimel là, sempre di sabbia dorata, con un grande scoglio piatto a pochi metri dalla costa che si presta per un lungo ammollo nelle giornate afose.

La bandiera dell’isola di Minorca

icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Le spiagge meridionali, considerate a numero chiuso, in realtà per arginare il sovrapopolamento turistico possiedono piccoli parcheggi che si esauriscono già nelle prime ore del giorno e si può quindi accedere alle spiagge solamente tramite motorini o una rete di efficientissimi autobus che fanno la spola dalla stazione di sosta di Ciutadella Perimetral. E’ necessario quindi acquistare il biglietto e fissare sia l’ora di andata che di ritorno in anticipo, soprattutto in alta stagione. Tabelloni luminosi indicano la completezza dei parcheggi per le varie spiagge della costa meridionale già da Ciutadella… inutile avventurarsi per gli stretti viottoli, i parcheggiatori ufficiali vi rimanderanno indietro.

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Piatto tipico dell’isola è la caldereta de Langosta, una zuppa di aragosta prevalentemente pescata a nord dell’isola, nella cala di Fornells, buonissima ma dal costo notevole (il costo varia tra i 50-70€). Altra specialità dell’isola è il tipico GIN Xoriguer, prodotto a Mohon con gli stessi metodi e tecniche tradizionali da più di 200 anni. Potrete acquistaro direttamente nei supermercati o ordinarlo nei bar dell’isola. Generalmente viene allungato con della tonica o succo di limone e servito con molto ghiaccio e qualche fetta di arancio o limone; questa è la tipica bibita alcolica di Minorca: la pomada.

La seconda tappa

Ciutadella e Mahon

L’isola è praticamente divisa in 2 fazioni, Mahon a est e Ciutadella a ovest. Famosa è infatti la rivalità tra le due città. 

 

Ciutadella è stata per molti anni la capitale dell’isola e infatti conserva un affascinante centro storico che ruota intorno al suo vivace porto, particolarmente movimentato durante le ore serali e notturne. Plaza Des Born, con l’alto obelisco che celebra la vittoria sui turchi e il bel Municipio, edificato su un antico castello musulmano, è il fulcro della vita minorchina. Da qui partono un dedalo di stradine pedonali, la cui principale Ses Voltes vi condurrà attraverso il centro della città, passando per la bella Cattedrale e una serie di edifici ad archi che racchiudono all’interno molti bar, locali e negozi per lo shopping. La bellezza di Ciutadella si avverte però nelle sue piazze, sempre piene di gente in festa. Oltre a piazza des Born, vi consigliamo di passeggiare per piazza Alfonso III, con il grande mulino (ottimo ristorante) come sfondo e Placa Nova, con la sua eterna aria di festa.

 

Non lontano da Ciutadella vi consigliamo una breve sosta allo scenografico Ponte d’en Gil. Potrete attraversarlo con un tour marino in motoscafo o fotografare il grande arco naturale dal meraviglioso punto panoramico di Cala’N Blanes. Davvero speciale è immortalare questo ponte sospeso tra le scogliere al tramonto!

 

Mahon è l’odierno capoluogo e possiede l’unico aeroporto dell’isola oltre a uno dei fiordi più lunghi d’ Europa. Tutto ruota attorno al suo porto, locali e ristoranti la rendono una cittadina graziosa e divertente. La vista dalla piazza del Moll de ponent è davvero straordinaria, con la città vecchia arroccata sulla sommità di una collina a picco sul mare e il lungo fiordo pieno di pescherecci ai suoi piedi. Potete salire alla città vecchia attraverso una ripida scalinata o optare per il più comodo ascensore panoramico.

icon_consiglio

Curiosità & Consigli

La famosa maionese deriva da una salsa inventata a Mahon, che fece molto successo a Parigi nel settecento e da lì si diffuse rapidamente in tutto il mondo.

icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Non riuscirete a sottrarvi dall’acquisto di un paio di scarpe minorchine, vero must to have dell’isola. Sono sandali comodi e flessibili ai piedi di tutte le donne e di molti uomini durante le passeggiate serali. Le troverete in vendita nei negozi dell’isola, in ogni taglia e colore possibile.

In e Out

vote

Cala Galdana e Cala en Porter: queste due spiagge sono facilmente accessibili, vi si arriva comodamente con un proprio mezzo. Le bellissime insenature che fanno loro da sfondo sono state a nostro avviso deturpate dalla costruzione di enormi hotel affacciati sulla spiaggia e da molti ristoranti presenti. Le acque sono basse e molto spesso invase da alghe di un colore verdastro, che le fanno sembrare delle paludi. Da evitare!

Vuoi conoscere gli altri viaggi di Scedda?

Rio de Janeiro

Rio de Janeiro …la Cidade Maravilhosa La proposta in breve Rio de Janeiro è considerata da tutti una delle città più belle ed edonistiche del pianeta. Le numerose spiagge bianche con lo sfondo

Karpathos

L’isola di Karpathos …il paradiso perduto La proposta in breve Karpathos è la seconda isola più grande del Dodecanneso.  L’Isola è stretta e lunga con una catena montuosa che l’attraversa

Rodi

L’isola di Rodi …dodecanneso in love La proposta in breve Rodi, l’isola più grande del Dodecaneso, è famosa per le località balneari, le antiche rovine e per essere stata la

Palermo

Palermo …una città d’oro La proposta in breve A Palermo tutto si fonde; stili greci, bizantini, arabi, normanni; cattedrali che diventano moschee, moschee che tornano ad essere chiese.

Oslo

Oslo …il fiordo di Munch La proposta in breve Oslo è la bellissima capitale della Norvegia. Nel più popolare immaginario turistico la parola Norvegia fa immaginare boschi infiniti, fiordi

Sofia

Sofia …vento dell’Est. La proposta in breve Molti italiani, sfruttando le tratte low cost ormai presenti in molte città, stanno scoprendo il piacere di esplorare nuove città e capitali per

Parigi #2

A passeggio per Parigi …vivre en plein air La proposta in breve Non c’è niente di più piacevole che passeggiare per le vie storiche e caratteristiche di Parigi, camminare per i viali lungo la

Parigi #1

Parigi per la prima volta …l’amore vince sempre! La proposta in breve Per tutti coloro che arrivano a Parigi per la prima volta la città mostra tutta la sua magnificenza e l’estasi di

Islanda

ISLANDA …fino alla fine del mondo La proposta in breve Non per tutti! L’Islanda è un’isola bellissima ed unica al mondo ma il viaggio richiede un minimo di spirito di adattamento e di amore per
Pubblicato il Lascia un commento

Ibiza e Formentera

Is Vedrà

IBIZA e FORMENTERA

...pace e amore

La proposta in breve

Quattro splendide isole maggiori e una miriade di piccole isolette e scogli costituiscono l’arcipelago delle famosissime Baleari. Meta di pellegrinaggi di giovani e giovanissimi in cerca di straordinarie serate nelle più prestigiose discoteche a livello mondiale, le Baleari sono anche isole dal mare meraviglioso e quindi luogo di vacanza estiva di elezione per spagnoli e turisti europei. Ognuna delle 4 isole possiede le proprie caratteristiche e peculiarità e potrebbe essere l’itinerario specifico di un singolo viaggio.

  • Per chi è questo viaggio?  Il viaggio è consigliato per coloro che amano il mare, la disco o la vita libera degli hippy
  • Quando mi consigliate di partire? Consigliamo la primavera e l’estate, cercando di evitare agosto
  • Se volessi seguire tutto il vostro itinerario, quando durerebbe il viaggio? Due settimane
  • Quanto costerebbe? La fascia di prezzo è decisamente alta
  • Quali sono le tappe fondamentali da raggiungere? Ti parleremo, tra l’altro, delle principali spiagge di entrambe le isole e della città di Eivissa
  • Dove posso dormire e con che mezzi posso spostarmi? La recettività è molto alta, sia per hotel che per case in affitto. Consigliamo di noleggiare una macchina a Ibiza e usare i mezzi pubblici gratuiti a Formentera
  • Quali specialità culinarie mi aspettano?La cucina spagnola è eccellente. Paella, aragosta, croquetas, pimiento e sangria…

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

cityscape

Per coloro che amano l’architettura

La tipica casa ibizenca, la finca, è composta da una serie di piccole stanze cubiche bianchissime dagli angoli smussati che si sviluppano sul piano orizzonatale, con un bel portico solitamente non affacciato verso il mare e con un ampio spazio centrale, ‘porxo’, da dove si accede al resto delle stanze, punto di riunione della famiglia e cuore della costruzione

Icon_esplorazione

Come arrivare e come spostarsi

Il turismo è facilitato da eccellenti collegamenti. Ibiza possiede un aeroporto internazionale collegato con moltissime città italiane ed europee. Formentera è l’unica delle 4 isole priva di aeroporto, ma è facilmente raggiungibile con frequenti collegamenti in circa 30 minuti da Ibiza

Icon_natura

Per coloro che amano la natura… 

Le isole sono spesso battute da forti venti; scaricate un’app per controllare la loro forza. Noi vi suggeriamo Windy. Lasciatevi una certa flessibilità nella programmazione delle tappe più importanti, così da godere delle migliori spiagge dell’isola in condizioni ottimali

L'itinerario!

L'Isola di Ibiza

Universalmente acclamata come l’isola del divertimento, indissolubilmente legata al mito del Pacha, la discoteca che da 50 anni fa ballare i ragazzi di tutta Europa, Ibiza è sicuramente la patria dei party in catamarano o dei dj set dei più famosi artisti di tutto il mondo, ma l’isola offre molto, molto di più. Possiede infatti spiagge bellissime, con innumerevoli faraglioni o isolette ad abbellirne il panorama all’orizzonte.  È sede fin dagli anni settanta di una comunità Hippy, diffusa soprattutto nei piccoli paesini ed oggi presente nei tanti mercatini sparsi per l’isola.  Infine, è chiamata lisola dei tramonti,  moltitudini di persone si muovono ogni sera verso le spiagge rivolte ad ovest per partecipare al rito ancestrale e collettivo di ammirare tutti insieme al ritmo tribale dei tamburi il calar del sole sul mare. 

La Prima Tappa

Le Spiagge del Nord

Partiamo dal Nord, la parte meno turistica dell’isola, con alcune spiagge un pò meno battute e più tranquille. Cala di Portinax è formata da 3 spiagge con sabbia fine e bianca, s’arenal gros, s’arenal petit e playa porto. Sono tutte facilmente accessibili e dodate di molti servizi. Consigliamo di aspettare il tramonto sul mare facendo una piccola passeggiata fino alla fine di carrer sa Guardiola, vi troverete in un luogo solitario ed estremamente romantico! Cala Xarraca invece è una piccola baia con un mare limpidissimo, perfetto per fare snorkeling. Il basso fondale alterna punti sabbiosi a punti rocciosi, dimora di molti pesci e piccoli polpi. 

Un’altra bella spiaggia del lato nord dell’isola è la famosa Benirras. La sua fama è legata agli anni ’70, quando ogni domenica al tramonto una folta comunità hippy affollava la spiaggia ballando al suono ipnotico dei tamburi in attesa del calar del sole nel mare, dietro uno scoglio considerato sacro. Il rito del tramonto è stato conservato, ma tale è l’afflusso di turisti in estate che, se non arrivate in mattinata, sarete costretti a lasciare il vostro mezzo al parcheggio di Sa Plana (a 8Km di distanza) e prendere un bus a pagamento per potere accedere alla spiaggia. Inutile avventurarsi più avanti, i vigili sbarrano l’accesso a tutti e sarete costretti a tornare indietro.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
La bandiera delle isole Baleari è molto simile a quella della Catalogna e della comunità Valenciana, con le 4 strisce rosse su campo giallo dei reali Aragonesi, con in aggiunta il castello bianco a cinque torri di Amudaina, simbolo del vecchio regno di Maiorca
La bandiera dell’isola di Ibiza

La Seconda Tappa

Le Spiagge del Nord-Est

Cala San Vincent è la classica spiaggia a forma di banana, dalla sabbia dorata e mare cristallino. Non è mai troppo affollata neanche in piena estate e ha una vista meravigliosa sull’isola di Tagomago. Il fondale è sabbioso e diventa profondo abbastanza velocemente. 


Facendo snorkeling abbiamo visto diversi pesci civetta e varie piccole sogliole. La spiaggia è rigorosamente per non fumatori, come sventolato dalle molte bandiere che avvertono i turisti. Sul lato sinistro della spiaggia una vecchia ancora arrugginita domina la scogliera; vari sono i ristoranti e bar presenti, unica pecca, molto frequente nelle spiagge spagnole, è la presenza di grandi alberghi edificati a ridosso della spiaggia. 


Scendendo verso sud le strette, ma lunghe spiagge di Figueral si avvicinano all’isola di Tagomago. Qui la spiaggia è più scura ed il mare vira verso il blu-verde. L’acqua è veramente trasparente e cristallina, come nella vicina spiaggia di s’Alga Blanca, piccola e nascosta alla maggior parte dei turisti.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Da più di trent’anni, tutti i mercoledì tra aprile e ottobre il mercatino di Es Canar a Punta Arabì, continua a rappresentare l’essenza dell’Ibiza hippy. Questo grande bazar all’aria aperta, con più di 400 bancarelle, negli anni ha perso qualcosa del suo candore iniziale ma resta comunque un mercatino molto vivace. Troverete stravaganti personaggi che vi venderanno un’infinità di oggetti singolari e vestiti coloratissimi.

La terza tappa

La città di Eivissa

Unica vera città, meta obbligata per tutti i turisti in arrivo sull’isola, Eivissa è una grazioso intrigo di viuzze. Vi suggeriamo di iniziare la visita dalla vicina Talamanca,  da dove si gode di un panorama privilegiato sul Dalt Vila, la parte storica di Eivissa edificata su un colle. Il lungomare di Talamanca offre poi una piacevole passeggiata lungo il porto turistico tra molte imbarcazioni di lusso e tanti negozi con i più famosi brand internazionali. Talamanca è poi la sede della più famosa discoteca di Ibiza, una tra le più famose del mondo: il celebre Pacha, il cui logo delle 2 ciliegine rosse è onnipresente sull’isola. Anche se non siete amanti della disco, un pellegrinaggio all’entrata di questa iconica discoteca, se avete scelto di venire ad Ibiza, è d’obbligo; un po’ come visitare il Colosseo a Roma! Costeggiando il mare arriverete ai quartieri di Sa Penya e Sa Marina, tanto tranquilli di giorno quanto caotici la notte. Sono un intreccio di viuzze stracolme di negozietti e locali. Se vi piace l’architettura non mancate di visitare la casa- museo Broner, un autentico gioiello affacciato sul mare.

Arrivati ad Eivissa, vi consigliamo di entrare nella parte antica attraverso il Portal de ses Taules, porta principale d’ingresso attraverso le maestose mura di fortificazione. Da qui è possibile iniziare il giro delle mura, passando per i vari bastioni dove vi verranno offerte meravigliose viste della città sottostante, del porto e del mare aperto. Arrampicatevi per le viuzze fino al punto più alto dove domina la piccola cattedrale di Nostra Signora delle Nevi. La discesa delle mura sul lato meridionale è a dir poco meravigliosa, scende rapidamente e vertiginosamente, offrendovi un eccellente panorama sulla collina di puig des molins, sulle vicine spiagge di Ses Figueretes, Playa d’en Bossa e de es Cavallet fino ad arrivare alla paradisiaca Formentera, facilmente individuabile grazie al profilo pianeggiante e alla quantità di barche ancorate a largo delle sue bianchissime spiagge. 

Alla fine della scalinata vi ritroverete in plaça del Sol. Qui si trovano 2 piacevolissimi ristoranti all’ombra di alcuni alberi, dove abbiamo mangiato molto bene.

Prima di lasciare Eivissa, merita una salto il Passeig Vara del Rey, questo luogo affollatissimo di sera rappresenta il luogo di ritrovo principale della città, con i tanti bar e negozi dove fare shopping. É molto piacevole per via dell’ombra dei suoi alberi nelle calde giornate estive.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo

Il celebre logo della mitica discoteca Pacha, simbolo di divertimento e trasgressione

La quarta tappa

Le Spiagge del Sud

Trovandosi vicino alla città di Eivissa e alle più famose discoteche dell’isola risulteranno le più affollate e mondane. 

 

Platia d’en Bossa è la più famosa di Ibiza, ma certamente non la più bella. Lunga diversi chilometri è la sede delle maggiori discoteche come l’Ushuaia e HI Ibiza, dove ogni sera a rotazione si esibiscono i migliori Dj del mondo. 

 

Più a sud si estendono le saline, ancora attive e scenograficamente bellissime, che costituiscono un parco naturale. La spiaggia principale è platja ses Salines con un ampio parcheggio a pagamento e molti locali trendy direttamente in spiaggia. La sabbia è bianchissima e finissima, il mare è strepitoso, con Formentera che si staglia all’orizzonte e gli antichi magazzini del sale sulla destra, purtroppo è veramente molto affollata in alta stagione. 

 

Più grande e meno affollata è invece  Platia es Cavallet, una spiaggia naturista spesso invasa da alghe sia in mare che in spiaggia, ma dal panorama mozzafiato. Alla vostra destra la vista abbraccia tutta la costa sud orientale dell’isola, fino alle alte mura della città di Eivissa mentre, a sinistra, riuscirete a intravedere le bianche spiagge di  Formentera.  

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Ibiza è la patria delle discoteche.

La nostra top ten:

  • Bora Bora
  • Ushuaia
  • Es Paradis
  • Swag
  • HI Ibiza
  • Amnesia Ibiza
  • Lio
  • Eden
  • Pacha
  • Privilege

La quinta tappa

La Zona Sud-Occidentale

A mio avviso la parte più bella dell’isola è quella sud occidentale. Qui il mare è spettacolare, migliaia le sfumature e centinaia le insenature, di sabbia o di roccia, con molti piccoli o grandi faraglioni a punteggiare l’orizzonte e rendere uniche cale e calette.

 

Partiamo dalla fantastica Cala d’Hort, una stretta spiaggia con vista mozzafiato sulla leggendaria isola di Es Vedrà e sul vicino scoglio di Es Vedranell.  Questo alto massiccio monumentale a picco sul mare è diventato decisamente uno dei luoghi da non perdere quando si viene a Ibiza e anche voi lo capirete quando godrete del panorama al tramonto dal Mirador des Vedrà che toglie davvero il fiato

Si arriva al promontorio con una camminata di circa 15-20 minuti su un sentiero che cela la vista del mare fino alla fine del cammino, quando improvvisamente lo scenario si apre e spazia verso il mare aperto. 

Lo scoglio di Es Vedrà si erge maestoso e l’isola gemella di es Vedranell con il suo insieme di rocce frastagliate apparirà come un grande drago addormentato, riscaldato dagli ultimi raggi di sole di questa meravigliosa giornata.

 

Vera perla di questo lato dell’isola è la serie di spiagge e spiaggette che formano la superlativa Cala Comte. La punta della spiaggia che si protende verso gli isolotti circostanti è davvero magnifica, l’acqua assume sfumature diverse di blu e azzurro a seconda del versante che viene osservato, la sabbia è dorata e finissima, infine il locale che domina la cala gode di un panorama magnifico e di un menù raffinato oltre a buona musica con dj set. Questa è la vera vita di Ibiza!

 

Se siete in cerca di un luogo meno affollato e veramente spettacolare, dirigetevi verso Punta Galera e Cala Salada. Noi ci siamo arrivati quasi per sbaglio e ce ne siamo innamorati. Cala Salada è una delle poche spiagge a numero chiuso dell’isola. Il limite di persone è dato dall’accessibilità al suo piccolo parcheggio. Altrimenti potete raggiungere questa spiaggia con un water taxi da Sant’Antoni. È una meravigliosa caletta nascosta, che sembra isolata dal resto del mondo! Per arrivare invece a Punta Galera bisogna camminare una mezz’ora sotto il sole, ma, quando si arriva, si viene ripagati da un ambiente naturale splendido, poco frequentato, con molte piattaforme rocciose che si affacciano su acque limpide, perfette per fare snorkeling. Il percorso non è difficile, ma servono scarpe da ginnastica.

 

Cala Molí è una una spiaggia di ciottoli poco affollata, tra le località di Cala Vadella e Cala Tarida. L’acqua è limpidissima e la spiaggia è circondata da scogliere che la racchiudono e la proteggono dal vento. Sulla spiaggia si trova un lussuoso beach club con piscina privata, lettini in stile balinese e cucina esclusiva.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Vi suggeriamo una sosta golosa al bar storico Can Bernat Vinya di Sant Josep de Sa Talaia per gustare il tradizionale Flaò, una versione di cheesecake locale e le deliziose Magdalenas, le tortine di mandorle soffici oltre alle onnipresenti Ensaimada, grandi girelle di farina di frumento cosparse di abbondante zucchero a velo.

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Molte sono le leggende circolanti che riguardano l’isolotto di Es Vedrà. L’alone di mistero di questo luogo è esploso a causa di un incidente aereo avvenuto nel 1979. L’aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza a causa di un’avaria delle apparecchiature elettroniche. Si sostiene che l’isolotto sia uno dei maggiori punti magnetici della Terra, per l’alta concentrazione di magnetite delle sue rocce e per questo che abbia un’energia spirituale o mistica. Si ipotizza, inoltre, che fosse la patria delle Sirene omeriche, che con il loro canto magnetico attiravano i marinai per farli naufragare. Per ultimo si è aggiunto il ripetuto avvistamento di strane luci nei suoi fondali (UFO?)

L'Isola di Formentera

Formentera è una piccola isola, facilmente raggiungibile da Ibiza in circa mezz’ora, ma paradossalmente molto lontana per attitudine e stile di vita

Qui le parole d’ordine sono relax, mare e natura. Piccoli sono i centri abitati, grandi o grandissime le spiagge; poche le strutture ricettive, moltissime le barche ed i catamarani ormeggiati in rada. 

Tutto è estremamente curato ed esclusivo ed ovviamente molto caro. 

La bandiera dell’isola di Formentera

La prima tappa

Platja des Migjorn

Unico porto e unico accesso di Formentera per chi non ha una barca privata, è la piccolissima località de La Savina. Piena di bar, ristoranti e bancarelle, è il punto di collegamento per tutti i residenti e visitatori, e in estate è un continuo viavai di persone che vanno e vengono. Molte compagnie di navigazione attraccano qui e offrono servizi quali il giro dell’isola o taxi-boat per le spiagge più belle.


All’arrivo troverete moltissimi negozi per poter noleggiare scooter, biciclette o macchine, ma da qualche anno l’isola ha messo a disposizione di tutti molteplici autobus gratuiti che raggiungono tutti i principali luoghi d’interesse. Essendoci praticamente una sola strada principale che attraversa la piccola isola, quest’ultima soluzione è senza dubbio la migliore oltre ad essere la più economica ed ecologica. 

 

La spiaggia principale e la più grande, lunga circa 13 km, è Migjorn. Ci sono molti punti d’accesso, noi, come suggerito dalla padrona della casa che abbiamo preso in affitto, siamo andati a sud vicino alla splendida insenatura di Calò es mort.  Qui l’acqua è davvero trasparente e la spiaggia bianchissima, ci sono inoltre alcuni chiringuitos e stabilimenti balneari dove fare un aperitivo o mangiare qualcosa.

icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

 Se cercate un po’ di vita mondana, l’unico punto dell’isola ad offrirla è Es Pujol.  Anche nel resto dell’isola ci sono alcuni ristoranti e bar, ma non cercate a Formentera la vita notturna offerta dalla vicina Ibiza.

La seconda tappa

La Riserva Naturale di Ses Illetes

Chi viene a Formentera, tornerà a casa con impressa per sempre nel proprio immaginario la bellezza della riserva naturale delle saline, che abbraccia il lato nord di Formentera e quello sud di Ibiza. Qui da anni stanno cercando di ripopolare il fondale del mare con le preziose alghe di Posidonia, che riossigenano abbondantemente le acque marine e costituiscono l’habitat naturale di moltissimi pesci. Si paga un simbolico biglietto d’ingresso all’entrata della penisola, l’accesso è gratuito se si arriva a piedi o in bicicletta. Il promontorio è uno dei posti di mare più belli di tutto il Mediterraneo. Si incontrano molte spiagge separate tra loro, ma collegate da un facile e lunghissimo percorso pedonale. Partendo dal versante destro si susseguono Cavall d’en borràs, con il famoso chiringuito di el Tiburon, la famosissima Ses Illetes, probabilmente la spiaggia più famosa di tutta l’isola, platja de Llevant, platja es trucadors, fino ad arrivare alla punta, Es Pas, dove all’orizzonte si vede l’isola di s’espalmador con la sua famosissima spiaggia di s’alga, raggiungibile solo via mare con barche private o con costosissimi blu tour.

Molte le calette naturiste presenti ed il mare qui è semplicemente paradisiaco. Delle piccole alture rocciose vi permetteranno poi di fare foto meravigliose, inquadrando il lungo e stretto dito di spiaggia con il mare presente sia nel versante orientale che occidentale. Spesso per effetto della luce del sole il mare risulta di colori diversi nei due versanti, blu, azzurro, turchese, celeste… Nella prima parte della penisola troverete ristoranti e chiringuitos e molta gente, poi via via, tutto si dirada, poche le persone e assenti le strutture, fino ad arrivare al canale di Es Pas dove sarete praticamente da soli anche in pieno agosto. La vista è meravigliosa, si riesce a vedere distintamente tutto il lato sud di Ibiza, con lo scoglio di es Vedrà sulla sinistra e la bianca città di Evissa sulla destra.

Ti piacerebbe avere qualche informazione in più?
Abbiamo scelto un sito che potrebbe fare al caso tuo
icon_consiglio

I consigli di Scedda per gli aspiranti viaggiatori

Il fondale marino coperto da alghe di  Posidonia

In passato si poteva arrivare all’isola di s’espalmador anche via mare, la striscia di mare basso che la separa da Formentera infatti è interdetto al passaggio dei natanti, ma da alcuni anni, a causa delle correnti, dei vigilanti proibiscono la transumanza delle persone. 

La terza tappa

La spiaggia de La Saona

Altra spiaggia meravigliosa è La Saona, la “perla” di Formentera. La maggior parte delle spiagge di Formentera sono spiagge aperte e quindi esposte ai vari venti, La Saona invece è una cala quasi sempre riparata dai venti e una delle poche spiagge esposta a occidente, con sabbia molto fine e mare basso e azzurrissimo. Sul lato sinistro ci sono delle tipiche rimesse delle barche a fare da cornice e un piacevole chiringuito con una piccola terrazza che offre un panorama mozzafiato.

Vuoi conoscere gli altri viaggi di Scedda?

Rio de Janeiro

Rio de Janeiro …la Cidade Maravilhosa La proposta in breve Rio de Janeiro è considerata da tutti una delle città più belle ed edonistiche del pianeta. Le numerose spiagge bianche con lo sfondo

Karpathos

L’isola di Karpathos …il paradiso perduto La proposta in breve Karpathos è la seconda isola più grande del Dodecanneso.  L’Isola è stretta e lunga con una catena montuosa che l’attraversa

Rodi

L’isola di Rodi …dodecanneso in love La proposta in breve Rodi, l’isola più grande del Dodecaneso, è famosa per le località balneari, le antiche rovine e per essere stata la

Palermo

Palermo …una città d’oro La proposta in breve A Palermo tutto si fonde; stili greci, bizantini, arabi, normanni; cattedrali che diventano moschee, moschee che tornano ad essere chiese.

Oslo

Oslo …il fiordo di Munch La proposta in breve Oslo è la bellissima capitale della Norvegia. Nel più popolare immaginario turistico la parola Norvegia fa immaginare boschi infiniti, fiordi

Sofia

Sofia …vento dell’Est. La proposta in breve Molti italiani, sfruttando le tratte low cost ormai presenti in molte città, stanno scoprendo il piacere di esplorare nuove città e capitali per

Parigi #2

A passeggio per Parigi …vivre en plein air La proposta in breve Non c’è niente di più piacevole che passeggiare per le vie storiche e caratteristiche di Parigi, camminare per i viali lungo la

Parigi #1

Parigi per la prima volta …l’amore vince sempre! La proposta in breve Per tutti coloro che arrivano a Parigi per la prima volta la città mostra tutta la sua magnificenza e l’estasi di

Islanda

ISLANDA …fino alla fine del mondo La proposta in breve Non per tutti! L’Islanda è un’isola bellissima ed unica al mondo ma il viaggio richiede un minimo di spirito di adattamento e di amore per